"Io proprietario del Brescia? Io Brescia non so manco ndo' stà, capito? Dove sta Brescia? Boh. Ce so' mai stato a Brescia? No, mai messo piede a Brescia".
Così Claudio Lotito, presidente della Lazio, risponde alle ultime polemiche che lo hanno tirato in ballo circa un 'controllo' oltre che della Salernitana anche di altri due club: Bari e Brescia.
"Ma poi, in una telefonata tra due sconosciuti, divento il presidente del Brescia! È pura follia, questa. Perché mi tirano sempre in mezzo a qualche schifezza, perché?", attacca ancora il patron biancoceleste. Sull'ultimo scandalo calcioscommesse in Lega Pro e serie D, Lotito ha commentato con un semplice: "Incredibile... Bisogna scartavetrare via tutto il marcio".
"Si rende conto? Siccome il presidente del Bari mi chiama, io divento automaticamente pure il presidente del Bari! La verità è che il sottoscritto, Claudio Lotito, dà un fastidio tremendo", ha proseguito Lotito che poi ha spiegato i motivi di questa sua affermazione: "Perché con Lotito il risultato è ga-ran-ti-to! Schiattano d'invidia quando vedono quello che ho fatto con la Lazio e la Salernitana, due veri capolavori". Un Lotito autentico 'deus ex machina' del calcio italiano. "Mi vorrebbero mettere in mezzo pure con la vicenda tra Murdoch e Berlusconi... (l'inchiesta dell'Antitrust su una presunta spartizione dei diritti tv del calcio tra Sky e Mediaset, ndr) m'accusano di averli fatti parlare... Embè? Facessero tutti gli accostamenti che vogliono... io sono una persona che ha un solo scopo: mo-ra-li-zza-re il calcio".
Sulla promozione in Serie A di Carpi e Frosinone, proprio le due squadre da lui 'osteggiate' in quella ormai celebre telefonata intercettata con il ds dell'Ischia Iodice. "Quando dissi quelle cose su Carpi e Frosinone, per cui poi sono stato perseguitato, le dissi con spirito costruttivo, facendo un ragionamento anche di natura economica, perché la fabbrica calcio non va avanti per grazia ricevuta, ma con gli stadi a norma, con i diritti tv, con i bilanci sani...", ha concluso Lotito.
